Tancas Abertas

Chi dice Bonnanaro dice ciliegie, una varietà così peculiare da essere nota in tutta l’isola e ormai riconosciuta a livello internazionale. A questo frutto è dedicata un’importante sagra che attrae migliaia di turisti nel mese di giugno.

Con l’appellativo di Bonnanaro è nota anche una cultura preistorica del secondo millennio avanti Cristo, le cui prime tracce furono rinvenute a fine Ottocento nella necropoli di Corona Moltana.

Il centro abitato si estende lungo il costone orientale di Monte Pelau, un ampio promontorio di origine vulcanica. Nel cuore del centro storico troviamo la chiesa parrocchiale di San Giorgio, di impianto cinquecentesco, affiancata da un’alta torre campanaria.

Sull’altura conica di Monte Arana sorge invece la chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie. Altri santuari campestri sono quello di Santa Maria Iscalas e di San Basilio Magno.

Testimonianze di un insediamento romano sono evidenti nell’area archeologica di Sas Turres, dove sorge anche il nuraghe di Malis, a breve distanza dall'omonima sorgente. Itinerari archeologici e naturalistici possono essere percorsi a cavallo grazie all’intensa attività di un maneggio.

Nelle campagne circostanti si producono ottimi vini di qualità.

Bonnanaro è anche il paese di Giuseppe Raga, uno dei più noti poeti vernacolari in lingua sarda logurodese. A lui è dedicato un rinomato concorso di poesia.