Tancas Abertas

Dalla fertile valle del Tirso fino alla vetta più alta di Monte Rasu, con i suoi 1256 metri di “Sa Punta Manna”, il territorio di Bono è custode di uno straordinario patrimonio boschivo e meta di un gran numero di visitatori.

L’area urbana si estende attorno a un centro storico costellato di palazzotti signorili. Spicca la chiesa parrocchiale di San Michele, sulla cui facciata in trachite rosa emerge un bel rosone gotico.

Un monumento celebra il rivoluzionario bonese Giovanni Maria Angioy, condottiero dei motti antifeudali sardi di fine Settecento. 

L’economia a forte vocazione agro-pastorale è impreziosita da un fiorente artigianato. Abili mani realizzano prodotti di pregio nel campo della tessitura e nella lavorazione del ferro e del legno.

Eccellenze gastronomiche si segnalano nella panificazione e nella produzione di vini quali “l’arvesinadu”.

Ma è nella montagna che Bono conserva i suoi tesori più preziosi, come la più grande foresta di tassi in Italia, quella di “Sos Nibberos”. Grazie a percorsi escursionistici è possibile scoprire la grande varietà di specie arboree dell’oasi naturalistica di Monte Pisanu dove è inserito un parco avventura nel quale provare emozioni in tutta sicurezza. E' possibile visitare la xiloteca dedicata alle essenze arboree e arbustive della Sardegna e una mostra fotografica sulla storia della forestazione nel Goceano.