Tancas Abertas

Questo piccolo centro agricolo circondato da colline vulcaniche custodisce preziose testimonianze della storia sarda di ogni epoca. Il “Civico museo archeologico ed etnografico” dà visibilità a un gran numero di reperti e alla tradizione agropastorale e artigiana della Sardegna.

Sul pittoresco centro storico si eleva il campanile della chiesa parrocchiale di Nostra Signora di Intermontes, e a poca distanza la chiesa bizantina di Santa Croce sembra riportare il visitatore indietro nel tempo. Il patrono è San Giacomo, a cui è dedicata una chiesa campestre in stile romanico.

Colpiscono per il loro numero le necropoli di domus de janas scavate nella roccia come quelle di Partulesi, Monte Ruju, Monte Pira, Monte Nieddu. Tra le curiosità ci sono il protonuraghe a corridoio di sa Domo ‘e s’Orcu e il raffinato pozzo sacro di Funtana ‘e baule. Uno dei monumenti più ben conservati è il nuraghe Funtana, dal quale provengono una serie di reperti in bronzo.

Della dominazione romana restano il Pont’ezzu sul rio Mannu al confine con Mores, e le cisterne scavate nel tufo in località Olensas. Sul monte Zuighe la tradizione vuole sorgesse un castello medievale e un borgo abbandonato. Fiorisce l’attività agro-pastorale e nell’ultimo secolo si è sviluppata l’estrazione e la lavorazione della pietra pomice.