Tancas Abertas

Questo territorio ricco di fonti d’acqua era già abitato in epoche remote, basti pensare che l’altura di Bonu Ighinu, sulla quale è arroccato il castello medievale costruito dai Doria, dà il nome a una civiltà prenuragica che prosperava in questi luoghi circa seimila anni fa. A breve distanza sorge il santuario campestre di Nostra Signora di Bonvehì, dedicato all’Addolorata, quasi un unicum nell’isola per il suo caratteristico stile barocco spagnolo.

Sono presenti alcune grotte di interesse naturalistico e archeologico, a iniziare da Sa 'Ucca ‘e su Tintirriolu (la bocca del pipistrello) per proseguire con Sa Molina e Filiestru. Procedendo verso nord fino al massiccio basaltico di Monte Traesu, tra vallate, rivoli e sorgenti si sviluppano boschetti di lecci e arbusti tipici della macchia mediterranea.

Non è difficile adocchiare qua e là i resti di insediamenti medievali, spesso legati ad antiche strutture religiose appartenute alla curatoria del Nurkara come Santa Vittoria, Su Cumbentu, Cantones de Lado, Sant’Andria e Santa Caderina. La piccola e graziosa area urbana si espande attorno alla parrocchiale di San Giovanni Battista, e propone un interessante Centro di documentazione della civiltà contadina.