Tancas Abertas

Non si può dire Siligo senza pensare a personaggi come la cantante Maria Carta, lo scrittore Gavino Ledda autore di “Padre Padrone” e il poeta vernacolare Gavino Contene. Siligo fu anche uno dei luoghi d’origine del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga e della “strega” Giulia Carta.

Ai piedi del Monte Sant’Antonio, dove è documentata una struttura nuragica, l’abitato si snoda attorno alla parrocchiale tardogotica di Santa Vittoria. Poco distante dal paese un Osservatorio astronomico e un Planetario sono fruibili al pubblico l’ultimo venerdì di ogni mese.

Gli altopiani basaltici del Monte Pelau e di Monte Santu sono i luoghi ideali per percorsi naturalistici e religiosi. Sono formazioni nate da remote attività vulcaniche, così come il Monte Ruiu, dal quale si estende un caratteristico residuo di colata lavica noto come “Su muru ‘e su ferru” (Il muro di ferro). Poco lontano è il tavolato di S’Aspru, cinto dalla presenza di nuraghi.

Sulla vetta di Monte Santu sta il santuario campestre di Sant’Elia, mentre alle pendici nord occidentali la chiesa di San Vincenzo Ferrer e, poco distante, l’edificio religioso di Nostra Signora di Mesu Mundu, di origine bizantina. L’area archeologica circostante è di grande importanza per la dominazione romana.

Tra i prodotti tipici il più rinomato è la salsiccia insaporita con spezie tra le quali spicca il finocchietto selvatico.