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Luoghi

Palazzo giudicale

Ardara

I ruderi del castello di Ardara rappresentano l’ultima eredità di un passato glorioso ormai lontano, testimoni per centinaia d’anni delle vicende e degli intrighi di corte.

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Descrizione

Forse furono le incursioni dei mori sulle coste della Sardegna a spingere i giudici di Torres verso una sede più sicura, nell’entroterra, nel cuore dei loro domini. E fu così, nell’XI secolo, che Ardara divenne capitale.

Le fonti più antiche narrano della presenza di un Palacium, una struttura ancora non fortificata che pian piano avrebbe goduto di ampliamenti a scopo di difesa.

Dissolto il giudicato, durante il dominio dei Doria, il Palazzo divenne un vero e proprio castello circondato da possenti mura e torrioni. La decadenza degli ambienti è segnalata dallo storico Fara già alla fine del ‘500. Le cronache del settecento ne parlano come di un covo di banditi. Secondo la tradizione, fu utilizzato come cava di pietra dagli abitanti del luogo, che l’avrebbero distrutto per costruire le proprie abitazioni. Il canonico Giovanni Spano riferisce invece che la demolizione sia stata voluta per edificare al suo posto l’attuale casa municipale. Proprio grazie all’intervento dello Spano oggi resta una porzione di torre alta circa 12 metri.


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Corso Vittorio Emanuele, 1, 07010 Ardara SS, Italia

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